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Torta di semolino o Migliaccio napoletano? Tanto è buono lo stesso !

Buona giornata a tutti, rieccoci qui dopo molto tempo.
Lavoro, lavoro e lavoro.
Il lavoro ruba spazio al proprio tempo e alle iniziative, lo dico con convinzione, ma è meglio averlo...
Da quando lavoro a 100 Km da casa, tutto diventa più difficile, perché il tempo è sempre centellinato e quindi la sveglia che alla mattina suona presto, mi allunga la giornata più di quello che possiate immaginare. 
La sera poi la stanchezza si fa sentire, e quindi immaginate come va a finire.
Ma oggi, quasi allo scadere dell'anno mi sono riaffacciato al mio blog. 
Ecchecavolo!!!! Mica si può sparire così?
No. Bisogna che riprenda in mano la situazione e quindi via con una ricetta nuova.
Sicuramente le origini di questo dolce sono campane, un dolce umile, semplice e fatto con ingredienti facilmente reperibili in quei periodi di carestia, quando nelle masserie contadine o meglio nelle case campane, questo era il dolce della festa. 
In origine fatto con il miglio, uova latte e ricotta, oggi con il semolino. 
Esistono diverse ricette, alcune più semplici altre un po' più elaborate, con la ricotta o senza, con il latte o con l'aggiunta di acqua, con il Limoncello o la Strega, ma pur sempre ottime.
Noi abbiamo optato per la versione campana, ma essendo piemontesi d'adozione, facilmente viene alla memoria il fritto misto alla piemontese, piccoli rombi di semolino condito e poi fritto... Una squisitezza.
Oggi la torta l'ha fatta mia  moglie Mariella, precisa com'è non è mai contenta del risultato.
"Un po' manca lo zucchero", a volte "doveva essere più morbida", poi.... "ha cotto troppo". 
Che dire? Un'eterna insoddisfatta. 


          
    Noi l'abbiamo assaggiata e valutata con attenzione: OTTIMA   
    Bene, a Mariella un 10 e lode a noi il Migliaccio... come dire?
    A lei la gloria a noi la sostanza.

   Alla prossima....   



La ricetta:

150 grammi di semolino
3 uova
180 grammi di zucchero semolato
1/2 litro di latte piu un bicchiere per ammorbidire il composto
200 grammi di ricotta asciutta e setacciata
scorza di arancia, limone a piacere
un pizzico di vanillina
un pizzico di sale
20 garmmi di burro più un pezzetto per imburrare lo stampo
zucchero a velo
1 o 2 bicchierini di liquore "Limoncello o Strega"

Facoltativi:

uvetta sultanina ammollata nel liquore
frutta candita di cedro o rancia
gocce di cioccolato fondente (variazione sul tema)

Gl'ingredienti facoltativi sono in aggiunta e mai tutti insieme, con le gocce di cioccolato consiglio del Rum.

Procediamento

Far bollire il latte e quando è al bollore aggiungere il pizzico di sale, il burro e il semolino a pioggia, quindi mescolare fino a che il tutto si addensi. 
Lasciare intiepidire.
A parte montare le uova con lo zucchero, aggiungere la vanillina, il liquore, le bucce degli agrumi grattugiate e la ricotta passata.
Mescolare bene il tutto con attenzione facendo in modo che tutti gli ingredienti si amalgamino ed infine aggiungere al composto di semolino e latte che nel frattempo si è intiepidito.
Può succedere che il composto sia troppo denso, in questo caso aggiungete del latte tiepido fino a che la consistenza non risulti più morbida.
Da tenere conto che il Migliaccio essendo fatto con il semolino, a fine cottura e una volta raffreddatosi, per via dell'amido tenderà a rimanere compatto come un budino.

Nel frattempo imburrare una tortiera di cm 24 di diametro, o uno stampo a ciambella.
Imburrate e cospargete di zucchero a velo, oppure potete usare la carta da forno bagnata e strizzata per foderare la tortiera.
Versare il composto nello stampo, livellandolo bene e infornate a forno già caldo (180°) per 45 minuti. Fare la prova dello stecchino che deve rimanere pulito.
Una volta dorato, sfornatelo e quando freddo, ricopritelo di zucchero a velo.

Il più è fatto...

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