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Visualizzazione dei post da 2013

Cheesecake cremosa, con copertura di cioccolato fondente (senza cottura)

Finalmente il sole... A Torino, la mia città, il sole non si vedeva da giorni. La primavera quest'anno ha faticato non poco ad arrivare, ma nonostante le piogge e il freddo, gli alberi sono fioriti lo stesso. La natura segue il suo corso incurante del brutto tempo, così deve essere.   Sul mio balcone comincia a germogliare il basilico e il prezzemolo, le camelie mi regalano bellissimi fiori ed io mi crogiolo al sole come una lucertola, desideroso di scaldarmi. Da tempo mi ero ripromesso di preparare questa torta, anzi per dirla tutta, l'avevo promessa a mia moglie per il suo compleanno (promessa non mantenuta) e quindi per rimediare, a distanza di un mese, eccola qua. Vi avviso... se pensate di avere problemi di linea, questa non fa per voi. Gl'ingredienti sono una bomba di sostanza e non solo. Nulla è cotto, rigorosamente tutto a crudo ad eccezione del burro fuso per l'impasto dei biscotti. L'esecuzione non è particolarmente laboriosa, più che altro ha i

Pastiera napoletana la Pasqua alle porte

Dunque che dire... non sono neanche napoletano d'origine, non ho sposato una napoletana, ma a Pasqua a casa mia la pastiera c'è sempre. Complice mia suocera che da sempre la prepara  con una sua amica napoletana e che ha trasmesso a mia moglie prima e poi anche a me, la voglia d i mangiarla. Nel te mpo abbiamo sperimentato ricette diverse: un po' più bassa, un po' più friabile, un po' più alta  e finalmente siamo arrivati all'ottimo e cioè alla frolla morbida ma croccante e all' impasto alto e compatto. Le materie prime sono importanti: le uova freschissime, la ricotta romana non troppo umida (meglio se compatta e con pochissimo siero), il grano precotto (quello è in scatola purtroppo) e via via tutti gli altri ingredienti. Va da sé che è fondamentale l'essenza di fiori d'arancio; deve essere veramente profumata e spesso quella comperata nei supermer cati non profuma più di tanto. Allora datevi da fare e cercate qualche drogheria che ne venda 

Pasta di casa, strascinate e cime di rapa - Puglia e Lucania le due sorelle

Qualcuno si chiederà : ecco le solite cime di rapa...         Mi rendo conto che agli occhi dei più affezionati     questo piatto può sembrare una ripetizione  vista la zuppa precedente, ma la verdura in realtà è solo il complemento del piatto stesso, perchè è la pasta che qui da il meglio... Le strascinate o come dicono nel sud Italia, "li strascnat", è una pasta tipica della Puglia e  della Lucania, fatta di farina di grano duro (da quelle parti buonissima) e acqua con una spruzzata di olio extravergine d'oliva nell'impasto (ma non tutti lo usano). La leggenda racconta che le donne baresi inventarono questa pasta in onore ai loro uomini che prigionieri durante la dominazione spagnola, in catene venivano trascinati verso le galere. La seconda invece, dice che una donna incinta vedendo affiorare dall'acqua di cottura il primo strascinato, può capire il sesso del nascituro. Se risale in verticale è maschio, mentre se risale in orizzontale è femmina. L

Zuppa di cime di rapa, patate e guanciale, ovvero la terra di mezzo fra Puglia e Lucania

Diciamocelo in tutta sincerità, la zuppa è la prima tappa del novello cuoco. Chi non sa fare almeno una zuppa alzi la mano... credo siano pochi. Sostanzialmente la zuppa e la minestra si assomigliano, la prima va servita con il pane casereccio tostato e la seconda invece contiene oltre alle verdure anche pasta o riso. Da non confondersi con la famosa "pappa al pomodoro" tanto cantata dalla Pavone nazionale, quella è altra cosa, ne zuppa ne minestra... pappa appunto. Le zuppe si possono preparare con tutti gli ingredienti purché abbinati bene, sta a noi saper mescolare le verdure di modo che i sapori si amalghino bene. La zuppa fa parte della cultura contadina, spesso d'inverno rifocillava e scaldava allo stesso tempo e con un buon bicchiere di vino si completava. Il pane tostato sostituiva la pasta, anche se credo che quello che oggi noi tostiamo, ieri era pane raffermo che veniva ammorbidito nel brodo, da qui il detto "se non è zuppa è pan bagnato". La patata

Cestino di tagliatelle, prosciutto di Praga e provola affumicata

Eccomi qui, preso dalla voglia di fare ... Ritorno a voi con questo primo piatto bello e gustoso, che vi farà fare un'ottima figura con i vostri ospiti. Cestino di tagliatelle è in realtà una pasta condita su di un letto di pomodoro fresco. I contrasti si vedono e i colori pure, anche se invece del solito miscuglio o della solita pasta al forno, questa volta si presenta in maniera divertente e monoporzione. Le tagliatelle verdi servono a creare l'intreccio, mentre il prosciutto di Praga e l'uovo con i formaggi fanno il ripeno. Alla fine della cottura si otterranno dei cestini colorati con un cuore compatto come se fosse un mini timballo. Naturalmente si farà un po' di attenzione di modo che non venga fuori una palla (saranno cotti nelle formine) e andremo a distribuire l'uovo , che applicheremo con il cucchiaio, sia al fondo che sui lati facendo spazio con un coltello . Ricapitolando: 1- la pasta cotta, 2- il prosciutto e 3- l'uovo. La base è la classica sa

Niçoise di orecchiette

Oggi a Torino è una bella giornata, il cielo limpido evoca quelle giornate di primavera che ci inducono ad uscire di casa e ad affrontare la quotidianità con una marcia in più. Di fatto il sole non riscalda l'aria, anzi, quest'ultima è pungente come in quelle giornate a bordo pista, quando per la neve e il freddo, il sole appena ti scalda e ti rinvigorisce.  A me tutta questa luce e l'aria limpida fanno venire in mente il mare, e a volte anche Parigi (e qua direte perchè non ci torni e la fai finita?).  Invece questa volta ho pensato a Nizza ed a un viaggio fatto anni or sono, con mia moglie e il mio primo figlio, attraverso il passo del Tenda fino a Sospel (sbagliando strada...) e poi a Nizza. Ricordo la strada tortuosa, isolata, con certi tornanti che ti costringevano a rallentare ogni 100 metri, ma nonostante tutto, la strada scomoda, il caldo patito, Nizza mi è apparsa bella ed è stata una piacevole vacanza. Adesso non ricordo dove, sicuramente nella parte vecc

Tortino al cioccolato bianco e frutti di bosco

Bentornati , è un piacere riavervi qui. Dopo le feste e tutti i preparativi per pranzi e cene natalizie, si sente il bisogno di staccare la spina e di riprendere fiato con una piccola vacanza. Infine dopo quasi un mesetto, la voglia si è riaffacciata ... ed eccomi qui. Ho pensato di iniziare con un dolce, non una cosa esagerata ma semplice semplice. La base di partenza era pressapoco quella del classico tortino dal cuore morbido di cioccolato, ma poi, strada facendo, mi è balenata in mente una cosa diversa, un dolcino da tea, morbido e dolce per via del cioccolato e del burro ma anche un po' aspro per armonizzare. Il risultato è un specie di muffin, che ha un cuore morbido ma non cremoso, una corazza asciutta e compatta che si addenta in un attimo. Mia moglie l'ha testato e ha dato la sua approvazione (in verità ne ha mangiati due...) Ingredienti per 5 tortini: 100 gr di cioccolato bianco 50 gr di burro 120 gr di latte condensato 50 gr di far