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Il "verdetto" e l'orto di Moncalvo

Dopo aver letto le regole del contest "In cucina con il Club delle Cuoche...voglia di orto: Maramao perché sei morto? "  eccomi qui a rispolverare ricordi e a parlare dell'orto di mio padre. Il suo, al pari di quello del vecchietto di Torino, mi ha fatto capire quanto sia importante la terra.   i pomodori di mio papà (foto ritrovata) Sotto una foto di mio padre e l'ingresso del suo orto. Purtroppo solo con la  mia descrizione  è  possibile "vedere" quello che la casa,  qui ,  nasconde Filippo  è  sempre stato un contadino, anche dopo il suo lavoro da operaio in Fiat. Da ragazzo era un bracciante  e  da suo padre aveva appreso l'arte del coltivare, per cui era naturale dovesse tornare ad occuparsi  di  terra,  di pomodori ,  di  melanzane  e  cetrioli .   Il suo  Orto  ( non a caso uso la maiuscola )  era  in una valle della campagna astigi...

L'orto di Torino e il timballo di couscous

C on questa seconda ricetta voglio raccontarvi la storia di un altro orto, questa volta a Torino la mia città. E' un ricordo di molti anni fa, quando giovane padre, portavo i miei figli ai giardinetti e passando li davanti  mi beavo di  tanta bellezza...   L'orto medievale di Palazzo Madama nel cuore di Torino A Torino un giorno, quando i miei figli erano piccoli, fra due palazzine di cinque piani, un vecchio signore coltivava il suo piccolo orto. Era uno fazzoletto di terra, circa 10 x 5 mt, ed era un incanto. Passavo di li ogni volta, per guardare quel piccolo giardino, una bomboniera in mezzo ai palazzi. Il vecchio imperterrito curava il suo orto incurante della gente che passava. I suo cavoli, le sue insalatine, le sue zucchine facevano mostra di se come fossero stati fiori, i vialetti che dividevano i quadrati del giardino erano in terra battuta e talmente perfetti da sembrare vassoi smerlati. A lato dell'orto alberi di mele e di pere di arrampicavano su un...

Le erbe aromatiche in cucina

Personalmente le ritengo importanti. Immaginate il pesto ligure senza basilico, il pesce senza prezzemolo, il pomodoro senza origano e gli agnolotti burro e salvia senza la salvia. Potrei fare un sacco di esempi (e non ho citato l'erba cipollina...), ma "i gusti" come li chiamiamo noi a  Torino, sono veramente importanti e non solo per il colore, ma perchè loro, le erbe, danno spesso quel tocco in più al sapore. Io non posso rinunciarvi e tutti gli anni in primavera mi do da fare per riempire i miei vasi sul balcone, comprando al mercato le tenere pianticelle. A volte trovo anche delle novità, quest'anno il basilico viola,  il basilico al limone e il minuscolo basilico greco. Il basilico viola ha un profumo meno forte e un gusto un pò piccante, si usa crudo nelle insalate e a differenza del basilico comune è meno facile da coltivare in vaso. Il basilico al limone serve per il pesce, ha un profumo intenso di limonina, una foglia piccola e un fusto esile Il...

Per iniziare...

Quando s'inizia un nuovo percorso si è sempre un po' dubbiosi, si mettono sul piatto (ed è il caso di dirlo) tutte le proprie esperienze, cercando di essere propositivi, attuali e innovativi. Io mi ripropongo di essere chiaro, sopratutto per chi di cucina non ne capisce nulla ed io che non sono un cuoco, ma che "volevo diventarlo e non lo sapevo", mi auguro di trasmettere a voi quello  che so e magari tutti insieme possiamo fare molto.  Vorrei condividere primi, secondi, contorni e dolci ma non solo. Mi piacerebbe che questo foglio diventasse qualcosa di più di un semplice ricettario, magari un ricettario in senso generale, fatto di dolce e amaro, di salato e insipido, riempito delle mie emozioni e delle vostre, condiviso da tutti perché fatto da tutti. Comincerei col dire che sono un amante del bello oltre che del buono, e che amo l'estetica. Per me un piatto si deve gustare anche con gli occhi e la presentazione è fondamentale.  Immagi...