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Visualizzazione dei post con l'etichetta piatti unici

Peperoni al forno, ricotta, capperi e profumo...

Ci sono volte che dalle mani nascono improvvise ricette che non avevi mai provato. Capita a volte che siano li, sulla punta delle dita come se dovessero nascere per forza, crearsi e autocelebrarsi. Mi capita di non sapere cosa preparare , oppure come spesso succede, di avere in casa alcuni ingredienti e di doverli sposare per forza. E' quello che mi è successo questa volta, con i peperoni, la ricotta e le poche cose che si possono avere immancabilmente nel frigorifero e in casa. Nascono così questi peperoni alla ricotta, che io compero dalla mia amica Erika al mercato. E' una ricotta vaccina che arriva dalle valli del cuneese, fatta con passione e dedizione. Cremosa e burrosa, poco "sfruttata", piace a tutti in casa. sia condita con olio sale e pepe, sia bagnata con olio al tartufo, che al naturale. I peperoni sono di Santena, anche quelli comperati al mercato da un contadino che li produce. Come vedete, la mia spesa è il più possibile stagionale e a Km 0, s...

Zuppa di cime di rapa, patate e guanciale, ovvero la terra di mezzo fra Puglia e Lucania

Diciamocelo in tutta sincerità, la zuppa è la prima tappa del novello cuoco. Chi non sa fare almeno una zuppa alzi la mano... credo siano pochi. Sostanzialmente la zuppa e la minestra si assomigliano, la prima va servita con il pane casereccio tostato e la seconda invece contiene oltre alle verdure anche pasta o riso. Da non confondersi con la famosa "pappa al pomodoro" tanto cantata dalla Pavone nazionale, quella è altra cosa, ne zuppa ne minestra... pappa appunto. Le zuppe si possono preparare con tutti gli ingredienti purché abbinati bene, sta a noi saper mescolare le verdure di modo che i sapori si amalghino bene. La zuppa fa parte della cultura contadina, spesso d'inverno rifocillava e scaldava allo stesso tempo e con un buon bicchiere di vino si completava. Il pane tostato sostituiva la pasta, anche se credo che quello che oggi noi tostiamo, ieri era pane raffermo che veniva ammorbidito nel brodo, da qui il detto "se non è zuppa è pan bagnato". La patata...

Niçoise di orecchiette

Oggi a Torino è una bella giornata, il cielo limpido evoca quelle giornate di primavera che ci inducono ad uscire di casa e ad affrontare la quotidianità con una marcia in più. Di fatto il sole non riscalda l'aria, anzi, quest'ultima è pungente come in quelle giornate a bordo pista, quando per la neve e il freddo, il sole appena ti scalda e ti rinvigorisce.  A me tutta questa luce e l'aria limpida fanno venire in mente il mare, e a volte anche Parigi (e qua direte perchè non ci torni e la fai finita?).  Invece questa volta ho pensato a Nizza ed a un viaggio fatto anni or sono, con mia moglie e il mio primo figlio, attraverso il passo del Tenda fino a Sospel (sbagliando strada...) e poi a Nizza. Ricordo la strada tortuosa, isolata, con certi tornanti che ti costringevano a rallentare ogni 100 metri, ma nonostante tutto, la strada scomoda, il caldo patito, Nizza mi è apparsa bella ed è stata una piacevole vacanza. Adesso non ricordo dove, sicuramente nella parte ve...

Tempura (l'Oriente è presente)

Vi siete spaventati, vero? No, niente giapponese, almeno non scritto, ma si ad un piatto della cultura del sol levante, che personalmente amo e che al di là del nome non è poi così difficile da cucinare.  Il Tempura nasce dall'incontro fra il popolo giapponese, i marinai portoghesi e i missionari cristiani. Si dice che questo piatto sia nato perchè ad ogni inizio di stagione i cristiani non mangiando carne per tre giorni, mangiavano solo pesce e verdure, dedicandosi alla preghiera. Questi quattro periodi (uno per ogni stagione) venivano chiamati  "quattro tempora" ed erano legati alla santificazione del tempo e al ringraziamento rivolto alla provvidenza di Dio per il dono dei frutti sulla terra. Da questo il nome ancora usato dai giapponesi. Come avrete capito si tratta di una frittura particolare di pesce e di verdure e ortaggi, leggera e asciutta, è talmente delicata che non va a coprire il gusto del cibo, ma anzi ne esalta il sapore. All'apparenza sembr...

Seitan

Oggi ci cimentiamo con il seitan fatto in casa, quindi mi raccomando seguite le mie indicazioni. Il seitan è un preparato proteico a base di frumento, e può essere usato in sostituzione della carne, io ho avuto modo di assaggiarlo e credetemi, non è per niente male, anzi.  Diciamo che chi per scelta non mangia carne, lo può utilizzare cotto in padella, in abbinamento alle verdure, previa cottura in olio extravergine d'oliva e salsa di soia. Io l'ho cotto e tagliato a pezzetti, mescolato in insalata o semplicemente  a fette, accompagnato con dei pomodori. La mia ricetta prevede l'uso della pentola a pressione che abbrevia i tempi di cottura. Ingredienti per 4 persone (o per una scorta) 450 gr di farina di grano 0 600 ml di brodo vegetale 4 cucchiaini di sale Setacciate la farina in una ciotola capiente, aggiungendovi metà del sale, dopodiché versatevi 300 ml scarsi di acqua e lavorate l'impasto per 5 minuti prima con un cucchiaio e poi con le mani...

Cupola di farro con piccola ratatouille, crema di peperone e cipolla rossa di Tropea caramellata

Rieccomi di nuovo sul blog con le ricette. Durante la mia assenza ho cercato di fare cose nuove in cucina, ho sperimentato un po lasciandomi trasportare dalle sensazioni e dai colori, e così è nato questo piatto, che appaga gli occhi e il palato, leggero ma gustoso. Sarà il ritorno da Parigi, sarà che quando vado a trovare Arielle assaggio cose buone e allora riparto da capo con una marcia in più. Sono un viaggiatore nel senso che amo visitare posti nuovi, città e quartieri, tocco, assaggio e registro, poi elaboro a modo mio. Succede sempre così, sia nel lavoro che nel tempo libero, perchè viaggiando si imparano un sacco di cose. Questo piatto prende spunto principalmente dalla cucina vegetariana, anche se io non lo sono... Penso di voler accontentare anche quella parte di persone che per stile di vita, hanno scelto un'altro modo di nutrirsi. Io ho rispetto per loro, la cucina deve accontentare tutti senza mortificare nessuno, ed essere vegetariani a mio avviso non vuol dire do...

Quenelles di risotto con verdure julienne all'aceto balsamico

A volte può capitare che si cucini una quantità di risotto maggiore di quella che ci serve, quando capita, solitamente, si tende a buttare il riso in più perchè freddo e ormai scotto. Invece ci sono piatti che si possono fare con quello avanzato come ad esempio le polpette, indipendente dal tipo di risotto cucinato. Uno dei miei figli non ama particolarmente il risotto e la sera prima si era rifiutato di mangiarlo senza neppure averlo assaggiato. Mi ero ripromesso a dispetto degli sprechi di farglielo mangiare comunque e senza che potesse replicare la scena della sera precedente. Così sono nate le quenelles di riso con verdure julienne all'aceto balsamico. Le porzioni dipendono dal risotto avanzato, io mi limito a darvi indicazioni per massimo due persone Quenelles di riso Risotto avanzato (un piatto) 1 uovo intero farina 00 pane grattato olio EVO aceto balsamico 1 peperone 2 carote 1 zucchina mandorle tritate o noci scaglie di Parmigiano Reggia...

Pollo al curry con riso bianco (quasi India, ma non proprio)

Eccomi di nuovo per proporvi un nuovo piatto... Pollo al curry con riso in bianco (facile facile e veloce) L'india è un paese a me sconosciuto, ma nonostante questo sono attratto dai suoi colori e dai suoi profumi. Il patchouli mi inebria, il sandalo mi avvolge e le spezie mi conquistano.  Facendo il mio mestiere, ho imparato ad amare i colori dei quadri dei tessuti di Madras, le tinture a mano dei cotoni e dei lini e le sfumature dei teli "tie and dye"   In India non esiste uno stile culinario, né un piatto nazionale, ma una diversità incredibile di preparazioni e di ingredienti Si è tentati, allora, di trovare un punto comune nella presenza delle spezie che fanno  della cucina indiana una miscela di colore, odore e sapore. La  mia ricetta è veramente semplice, frutto della ricerca di qualcosa di alternativo che piacesse ai miei figli e che in qualche  modo ricordasse paesi ad oriente e quindi la soluzione al solito pollo in padel...

Il cuscus (si, proprio scritto così)

Solitamente si scrive couscous, ma in realtà è la traduzione francese, mentre la versione araba-magrebina è quella del titolo. Ho scoperto il cuscus da ragazzino a casa di una mia compagna di scuola di origine tunisina e l'ho amato subito.  Era l'anno 1973 (il secolo scorso) e la mamma di Bea fece assaggiare a me e ad altri compagni, questo piatto della tradizione araba e per me fu subito amore. In realtà la versione assaggiata nel secolo scorso era a base di pesce e prevedeva una cottura a vapore di ore (molto simile alla ricetta trapanese), ma con l'inserimento di nuove tecniche che prevedono la precottura, oggi possiamo tranquillamente preparare il cuscus in tempi brevissimi e portarlo in tavola senza dover passare ore in cucina. Personalmente lo cucino sia d' inverno che d' estate, questa è la versione estiva si mangia fredda, con aggiunta di sole verdure e a piacere carni fredde o gamberetti (la mia versione). La tradizione  prevede  la cottura  p...