Passa ai contenuti principali

crostata veloce alla frutta


Avete presente la classica crostata di frutta con la crema? Ecco, oggi faremo questa torta in metà tempo e senza nulla levare alla ricetta tradizionale.
Questa crostata è con diversi tipi di frutta che fanno un bel decoro sopra la crema pasticcera, una gioia per gli occhi oltre che per il palato.


Per questa versione servono il robot da cucina e il forno a microonde, ma nessuno vi limita e se volete farla con metodo tradizionale e cioè fruste a mano e  impasto a mano, fate pure, il risultato sarà lo stesso.

Per la pasta frolla:

250 gr di farina 00
1 pizzico di sale
150 gr di burro a cubetti ben freddo
2 cucchiaini di zucchero a velo 
acqua ben fredda 
la mia crostata di frutta
Per la crema pasticcera:
100 gr di zucchero
30 gr di farina 00
1/2 l di latte
4 tuorli d'uovo
la buccia di 1/2 limone
1 bustina di vanillina

Frutta: 

2 pesche tagliate a fette compresa la buccia
1 kiwi a fette
1 piccolo grappolo di uva nera (tagliare gli acini a metà)
1 piccolo grappolo di uva bianca (tagliare gli acini a metà)
1 banana affettata
Per lucidare la frutta usare la gelatina trasparente da torta  (in vendita in bustine)

Inserire nel recipiente del robot la farina , il burro, la presa di sale e lo zucchero

Azionare il robot e fare amalgamare gli ingredienti, aggiungere a filo l'acqua ben fredda fino a che l'impasto diventa omogeneo.
A questo punto toglierlo dal recipiente, avvolgerlo nella pellicola e tenerlo in frigo per 1/2 h minimo.
Ungere con il burro una tortiera di 24 cm di diametro, porre la pasta frolla che avrete steso con il matterello facendola sbordare per coprire anche i lati. Tagliate la pasta che sborda bucherellatela e infornate il guscio di frolla coperto con la carta da forno e i fagioli alla temperatura di 190 gradi per 20 minuti e dopo senza i fagioli per altri 10 minuti.
Lasciare intiepidire

Nel frattempo procedere con la crema

In un recipiente adatto al microonde montate con le fruste elettriche i tuorli, lo zucchero la farina setacciata, e la vanillina
Scaldate leggermente il latte con la buccia di limone e incorporatelo quando le uova sono ben montate, mescolando sempre con le fruste elettriche
Mettete il recipiente con la crema nel microonde per 4 minuti a 700 W, levatelo dal forno, mescolate sempre con le fruste e infornate per altri 4 minuti, dopo rimescolate con le fruste e nel caso fosse ancora liquida procedete in forno per alcuni minuti fino a che la crema diventa densa.
Fate intiepidire in frigo o per 10/15 minuti in frizer.

Quando il guscio di pasta frolla è tiepido, riempirlo con la crema pasticcera (tiepida) e disporre la frutta a piacere in senso circolare o come più vi piace.

Con un pennello da cucina, spennellare la gelatina sulla frutta per renderla lucida

Commenti

Post popolari in questo blog

Zuppa di cime di rapa, patate e guanciale, ovvero la terra di mezzo fra Puglia e Lucania

Diciamocelo in tutta sincerità, la zuppa è la prima tappa del novello cuoco. Chi non sa fare almeno una zuppa alzi la mano... credo siano pochi. Sostanzialmente la zuppa e la minestra si assomigliano, la prima va servita con il pane casereccio tostato e la seconda invece contiene oltre alle verdure anche pasta o riso. Da non confondersi con la famosa "pappa al pomodoro" tanto cantata dalla Pavone nazionale, quella è altra cosa, ne zuppa ne minestra... pappa appunto. Le zuppe si possono preparare con tutti gli ingredienti purché abbinati bene, sta a noi saper mescolare le verdure di modo che i sapori si amalghino bene. La zuppa fa parte della cultura contadina, spesso d'inverno rifocillava e scaldava allo stesso tempo e con un buon bicchiere di vino si completava. Il pane tostato sostituiva la pasta, anche se credo che quello che oggi noi tostiamo, ieri era pane raffermo che veniva ammorbidito nel brodo, da qui il detto "se non è zuppa è pan bagnato". La patata...

Un buon arrosto - punta di petto di vitello

Nella mia introduzione al blog, ho scritto che non tutto quello che è caro vale il prezzo che andiamo a pagare... ci sono ad esempio parti del vitello che pur costando poco, hanno un ottimo gusto e una buona resa. Oggi vi voglio parlare dell'arrosto.  Siamo abituati (almeno in Italia) a scegliere parti di una certa importanza, come ad esempio il pezzo "della vena" oppure la fesa di vitello, o il brutto e buono, ma non sappiamo che esistono parti meno pregiate ma altrettanto buone.  Ho scoperto recentemente una parte del vitello che solitamente viene usata per fare il classico "bollito" ed invece è ottima per l'arrosto: è la punta di petto. Questo pezzo si presenta un po grasso, con l'osso e di forma irregolare. Viene solitamente usato per fare lo spezzatino, il brasato o come ho accennato il bollito, e invece da un arrosto saporito, morbido e con poca spesa. Il segreto sta nella cottura che solitamente è lunga perchè il pezzo non è dei più teneri, ...

Stracotto di guancia di vitello (antichi sapori)

Qualche tempo fa , sul mio blog, ho scritto che per ottenere buoni piatti non sempre servono tagli di carne costosi, ma spesso come era tradizione nelle famiglie contadine, si utilizzavano anche quelle parti meno pregiate, che invece di pregiato hanno il sapore. Per farla breve, mi sono imbattuto in un post che parlava della guancia di vitello, spiegava che questa parte è molto morbida e adattissima da cucinare in umido e quindi, d'accordo con la mia macellaia (e si, la mia è una macellaia sposata ad un macellaio di prima scelta) mi sono fatto procurare il pezzo su ordinazione, perchè a quanto pare è diventato introvabile (levate le guance che sono la carne della testina, di quest'ultima non si utilizza più nulla). Dopo un mesetto, finalmente sono riuscito ad avere il mio ordine (grazie alla macellaia Simona) e dopo averlo fatto frollare, mi sono dato da fare per cucinare un piatto semplice, così com'è nella tradizione contadina, ma anche prelibato e profumato: ...