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I carciofi alla romana di Torino

Ohhhh!!! Finalmente ho cucinato i famosi carciofi alla romana. Nel mio precedente post "penne alla crema di articiocc" vi avevo parlato dei famosi carciofi del ristorante "da Nino" a Roma. Stamattina passando dal mercato ho visto dei bei carciofi e mi è venuta voglia di mangiarli. Certo non sono le mammole (per i puristi...) sono carciofi sardi, ma in mancanza di meglio me ne sono infischiato e li ho comperati lo stesso.
Arrivato a casa, mi sono messo all'opera, puliti i carciofi li ho messi a mollo in acqua e limone e mi sono messo di buona lena per preparare l'intingolo alla menta (sempre per i puristi... purtroppo non romana) aglio, olio extravergine, sale e pepe. 
MMMMMMMMHHHH... come direbbe qualcuno; messi in pentola dopo cinque minuti il profumo invadeva la casa... si, si... il profumo. Persino mia moglie che non va matta per i carciofi ha esultato. Allora dico io, dobbiamo per forza andare a Roma per mangiarli? Dobbiamo patire le pene dell'inferno se non troviamo la mentuccia romana? Se non sono mammole ci uccidiamo? Direi di no, facciamo spallucce e ce ne freghiamo. Per carità, non è che arrivo io e cancelliamo la bontà e la tradizione di questo piatto romano. Ma siccome io abito a Torino, difficilmente riuscirò a trovare quel tipo di carciofi e non perchè qui non arrivano, ma perchè di fatto non sono come quelli romaneschi. Immagino ad esempio il mio amico Luciano che abita a Parigi e che voglia cucinarseli... impossibile, salvo pagare i carciofi a peso d'oro. E allora pazienza allora, il risultato è apprezzabile comunque, anche se saranno meno romani o come nel mio caso più torinesi.... amen, ce li mangiamo lo stesso.



Ingredienti:
4 carciofi grossi
Olio extravergine di oliva
1 spicchio grosso di aglio
1 mazzetto di menta (no piperita) 
sale 
pepe
1/2 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere grande di acqua
1 limone
1 foglio di carta da forno





Tagliate il tratto più duro del gambo e tenetelo da parte
Preparate in un contenitore capiente acqua e succo di limone per poter mettere a mollo i carciofi
Passate i carciofi sotto l'acqua per levare il grosso e poi iniziate a pulirli partendo dal gambo e levando la parte coriacea. Staccate le foglie più dure fino a che non si veda la parte chiara alla base della foglia e poi con un coltello "pilucchino" con la punta partendo da sotto la foglia, iniziate a tagliare appena sopra la parte bianca. A mano a mano che tagliate, salite un pochino di modo che il risultato sia grosso modo questo:


Pulite la parte rimanente dei gambi che avrete tenuto da parte e a questo punto, mettete subito tutto a mollo  insieme ai carciofi  già in precedenza in acqua e limone.  Tritate la menta con l'aglio, non prima di averne eliminato l'anima. Una volta tritato tutto finemente, aggiungete l'olio, poi il pepe e il sale.

Prendete un carciofo e strizzatelo leggermente per far fuoriuscire l'acqua, a testa in giù battetelo leggermente su un piano di modo che si allarghi un po'. Con un cucchiaio prendete abbondante intingolo e riempitelo di modo che l'olio entri bene all'interno del carciofo, dopo di che salateli e pepateli all'esterno e metteteli a testa in giù nella pentola. Una volta preparati tutti i carciofi, versatevi sopra parte dell'intingolo rimasto, dopo di ché  versate nella ciotola sporca di olio e menta il vino, sciacquatela e versate il tutto sui carciofi. Aggiungete almeno un dito di olio di oliva (usate una pentola stretta che contenga giusto i carciofi) e il bicchiere di acqua.
Un buon sistema e quello di mettere i carciofi coricati (pentola più larga), si cuociono lo stesso e si risparmia molto olio, tenete conto che il liquido deve arrivare un po' sotto alla metà dei carciofi (coricati).
Prendete la carta da forno, bagnatela, strizzatela e dopo coprite i carciofi completamente, non importa se tocca il liquido, tanto non si brucia e non assorbe.
Coprite con un coperchio, mettete sul fornello con la fiamma al massimo e appena comincia a bollire (tanto sentite il profumo) abbassatela al minimo (se usate il fuoco grande) o media per un fuoco medio e lasciate passare 30 minuti. I carciofi sono cotti quando i rebbi della forchetta entrano nella base senza resistenza.


Commenti

  1. sai che hai ragione Armando! uno dei miei piu' grandi crucci da quando abito in Francia è di trovare dei buoni carciofi.......una volta ho anche preso l'aereo da Genova con un bellissimo mazzo di carciofi......e dovevate vedere la faccia dei polizziotti ai controlli bagagli!!!!!
    Mangiali alla mia salute! mmmhhhhh!!!!
    Luciano

    RispondiElimina
  2. Vedi? Lo immaginavo.... Dai, la ricetta adesso ce l'hai, cerca i carciofi francesi!!!

    RispondiElimina

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