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Strudel di mele "dei consensi"

Buongiorno a tutti, sono mancato un po' ma eccomi qui imperterrito a snocciolare ricettine facili, facili, per novelli cuochi come me. La ricetta di oggi è lo strudel di mele "dei consensi". Si chiama così perchè ha ricevuto   consensi ed elogi più di qualsiasi altro mio dolce, eppure è di una semplicità disarmante, non richiede elaborazioni  da chef, ma solo buona volontà. La base è di pasta sfoglia e siccome la sfoglia non è semplice farla a mano, vi consiglio di comperare un'ottimo rotolo di pasta già fatta e stesa (Gordon Ramsay non se ne avrà a male...). Il ripieno è composto da mele tagliate a quarti e poi a fette spesse, uva sultanina, pinoli, una manciata di pan grattato, burro, cannella, zucchero di canna, poco limone e liquore. Per il liquore consiglio del Calvados, ma in mancanza usate del Brandy o del Cognac.
La caratteristica di questo strudel è la crosticina che si forma sopra e che lo rende croccante, opera dello zucchero di canna e dell'intingolo delle mele che cuocendosi sotto il grill, si imbrunisce e raffreddandosi forma quella crosta caramellata, leggermente amarognola (quanto basta), che da allo strudel quel non so che di buono. Solitamente non ci si ferma alla prima fetta, anzi, la propensione generale e che si faccia un bis e a volte un tris...
All'interno le mele mischiate con i pinoli e l'uva sultanina, formano un mix di gusti. Il Calvados e quel leggero retrogusto di limone, si mescolano con il gusto predominante della mela, della cannella, ma anche dell'uva. I pinoli danno quel giusto croccante sotto i denti, e il pan grattato assorbe l'eccessiva umidità data dal succo delle mele, formando una deliziosa cremina. A differenza dello strudel classico, non viene arrotolato, ma fasciato come un bambolotto nella copertina. Anche la consistenza sarà più morbida, a parte la crosticina famosa, la sfoglia non riesce ad assorbire l'umore delle mele e quindi, anche se si gonfia in fase di cottura, alla fine risulterà piatta, ma non sarà un problema, esteticamente si presenta benissimo, anzi, il colore bruno e lucido dello zucchero, renderà lo strudel ancora più appetitoso. Per questo dolce devo ringraziare mia moglie Mariella, lei è l'artefice di tanta bontà ed è da lei che ho imparato a farlo, lei che con la sua manualità rende speciale anche la cosa più semplice, come un dolce alle mele e che come le donne di una volta, ha un blog di cucina sul quadernetto a quadretti di terza, nascosto fra i tanti libri della nostra fornita libreria.

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia già pronta
4 mele medie
zucchero bianco per dolcificare le mele a piacere
3 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio colmo di pan grattato
1/2 limone
1 cucchiaino di cannella
2-3 cucchiai di uva sultanina
2-3 cucchiai di pinoli
1 bicchiere di Calvados o Brandy
20 gr di burro più qualche ricciolo 
zucchero a velo




Sbucciate le mele, dividetele in quattro quarti, eliminate la parte dura dei semi e tagliatele a fette dello spessore di 1 cm.

In una ciotola capiente unite le mele spruzzate di limone allo zucchero bianco (dolcificate a vostro gusto), unite l'uvetta e i pinoli e aggiungete il liquore. Nel caso la frutta risultasse troppo asciutta, aggiungete un po' di acqua e lasciate riposare per 10 minuti mescolando di tanto in tanto.
Fate fondere il burro senza bruciarlo, nel frattempo allargate il rotolo di pasta sfoglia sulla carta da forno e al centro distribuite le mezzelune di mela con i pinoli e l'uvetta, il pangrattato, lasciando ai lati abbastanza pasta per poter coprire il tutto.  A questo punto avvolgete le mele con i lembi della pasta, di modo che si sovrappongano leggermente e sigillate lo strudel, dopo  farete la stessa cosa sui lati più corti.
Una volta sigillato tutto, con un coltello fate dei tagli sulla parte superiore e con un cucchiaio versate un po di  burro fuso e un po di liquore avanzato dalle mele, di modo che penetri all'interno dello strudel. 
Con un pennello da cucina, spennellate il burro fuso su tutto il dolce, rifate la stessa cosa con il liquore, aggiungete qualche ricciolo di burro e per finire spargete lo zucchero di canna. Disponete il tutto su di una teglia, sempre mantenendo la carta da forno sotto e aggiungete ai lati qualche cucchiao di liquore e zucchero avanzato dalle mele.
Infornate a 180 gradi a forno preriscaldato, pian piano lo strudel si gonfierà e prenderà colore. Abbiate la cura di bagnarlo di tanto in tanto, con il suo stesso sughetto, che per effetto del calore diventerà bruno e denso un po come il miele. Quando sopra si sarà formata la crosticina e la cottura sarà terminata (circa 30/35 minuti, dipende dal vostro forno), spegnete il forno. lasciate riposare per 10 minuti e poi sfornate. Si mangia freddo a temperatura ambiente, provvedete a spargere dello zucchero a velo prima di servire.




Commenti

  1. Ciao Armando, sono Laura Mazzone.
    Ti ho scritto ieri mail sulla posta.
    Io adoro lo struedel. Ho di recente scoperto una pasta sfoglia più consistente delle altre che funziona molto bene soprattutto quando i contenuti sono "sciropposi". Non so se si può scrivere il nome del produttore e quindi mi limito a dire che si trova nel banco frigo ed è proprio indicata come "gran spessore". Un saluto e guardati la mail così mi potrai rispondere. Laura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Laura per essere intervenuta sul mio blog, prendo nota della pasta sfoglia che mi indichi. Intanto visto che ti piace lo strudel, prova questa ricetta, vedrai che non te ne pentirai. Ti saluto e a presto.
      Armando

      Elimina
  2. Caro Armando, noto che il primo commento che ti ho lasciato qualche giorno fa, non è comparso ma spero che questo mio possa restare. Ho letto con grande piacere e commozione la storia dell'orto in mezzo ai palazzi ed ho trovato le tue parole piene di poesia e di sincera nostalgia. Anche solo aver potuto godere con lo sguardo di una tale bellezza deve farti sentire privilegiato. Penso che quella persona sia stato un uomo speciale. Qualcuno che si prende cura con tale devozione ed amore di un sogno, non può essere che un grande uomo.
    Amo lo strudel senza limiti. ma sono del partito della pasta matta, che è il suo vero rivestimento. Un giorno ti mando la ricetta e vedrai la differenza.
    Ti auguro una bella serata e grazie per essere passato. Pat

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    Risposte
    1. Ciao Patty, che sorpresa trovarti qui, ne sono lusingato. Ammiro il tuo lavoro e quello che fai, le ricette e il tuo blog, che trovo veramente fatto bene. Si, con la tua idea dell'orto mi hai riportato alla memoria quella storia che avevo nascosto in un cantuccio, ma ti assicuro è reale. Mandami la ricetta della pasta matta, mi metterò all'opera e spero di ritrovarti in altre ricette e di condividere anche qualche pensiero, perchè direi che anche li non te la cavi male... Alla prossima. Armando

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  3. Ciao Armando, condivido tutto quello che ha scritto la mia amica Patty Pat. Grazie per essere passato da me e ti ho risposto riguardo al Contest...lo faccio anche qui non prima di averti detto che adoro lo strudel. Da figlia di alpinista lo strudel è legato a ricordi di bambina, di serenità. E poi ti dico che puoi partecipare al Contest, anzi devi!!! Non preoccuparti per il banner, basta che scrivi nel post che con la ricetta partecipi al Contest di cook 'n' book Voglia di orto Maramao perché sei morto? Basterebbe il commento che hai lasciato sul post di Patty PAt per ammetterti a pieno diritto. Ti ho letto ieri e le emozioni che quel commento mi hanno lasciato hanno fatto sì che scrivessi due volte a Patty perché ero confusa e commossa. Avrei voluto come nelle favole che quell'uomo non morisse mai o che quell'orto fosse ereditato da qualcuno. Le cose belle nella mia visione ancora vagamente 'infantile' da sognatrice inguaribile non devono morire mai.
    Ti abbraccio Armando e ti aspetto. Non preoccuparti del banner :) Grazie
    Sabina
    SAbina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Sabina per le tue parole... Allora sono dei vostri? Va bene, ci sto lavorando. Grazie ancora per l'aiuto e a presto. Armando

      Elimina

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