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I carciofi alla romana di Torino

Ohhhh!!! Finalmente ho cucinato i famosi carciofi alla romana. Nel mio precedente post "penne alla crema di articiocc" vi avevo parlato dei famosi carciofi del ristorante "da Nino" a Roma. Stamattina passando dal mercato ho visto dei bei carciofi e mi è venuta voglia di mangiarli. Certo non sono le mammole (per i puristi...) sono carciofi sardi, ma in mancanza di meglio me ne sono infischiato e li ho comperati lo stesso. Arrivato a casa, mi sono messo all'opera, puliti i carciofi li ho messi a mollo in acqua e limone e mi sono messo di buona lena per preparare l'intingolo alla menta (sempre per i puristi... purtroppo non romana) aglio, olio extravergine, sale e pepe.  MMMMMMMMHHHH... come direbbe qualcuno; messi in pentola dopo cinque minuti il profumo invadeva la casa... si, si... il profumo. Persino mia moglie che non va matta per i carciofi ha esultato. Allora dico io, dobbiamo per forza andare a Roma per mangiarli? Dobbiamo patire le pene dell'i...

Risotto, sparacelli e croccante di grana

Quando si parla di broccoletti, non si può non pensare ai famosi "sparacelli", i broccoli siciliani. Saranno i geni dei mie avi, m a me piacciono moltissimo, lessati, al vapore, crudi nell'insalata o anche saltati in padella "assassunate" e cioè conditi con l'aglio fritto nell'olio. Si racconta che l'usanza di condire le verdure con questo intingolo, fosse tipica degli ebrei, ed è a loro che si attribuisce l'uso principale di questa salsina, già dai tempi più remoti. Nei mercati del nord non è facile trovarli e quindi questo risotto si può benissimo fare anche con i broccoletti comuni che sono ugualmente buoni. Un segreto per fare in modo che le verdure mantengano il loro verde brillate anche dopo la cottura, è quello di buttarli nell'acqua bollente non appena raggiunto il bollore. L'ossigeno prodotto dall'acqua in ebollizione, blocca la linfa all'interno delle foglie e dei fiori, mantenendo il colore verde vivo. Questo risot...

Strudel di mele "dei consensi"

Buongiorno a tutti, sono mancato un po' ma eccomi qui imperterrito a snocciolare ricettine facili, facili, per novelli cuochi come me. La ricetta di oggi è lo strudel di mele "dei consensi". Si chiama così perchè ha ricevuto   consensi ed elogi più di qualsiasi altro mio dolce, eppure è di una semplicità disarmante, non richiede elaborazioni  da chef, ma solo buona volontà. La base è di pasta sfoglia e siccome la sfoglia non è semplice farla a mano, vi consiglio di comperare un'ottimo rotolo di pasta già fatta e stesa (Gordon Ramsay non se ne avrà a male...). Il ripieno è composto da mele tagliate a quarti e poi a fette spesse, uva sultanina, pinoli, una manciata di pan grattato, burro, cannella, zucchero di canna, poco limone e liquore. Per il liquore consiglio del Calvados, ma in mancanza usate del Brandy o del Cognac. La caratteristica di questo strudel è la crosticina che si forma sopra e che lo rende croccante, opera dello zucchero di canna e dell'in...

La domanda del cuoco... e le T-shirt Rockbot Design

Ciao a tutti, è da un po che manco ed è perchè sono indaffarato, ma a breve scriverò una nuova ricetta da postare nel blog. Questa volta però devo fare io una domanda a voi... Nell'elenco del blog, quello privato che ti da idea di quanti guardino i tuoi post pubblicati, mi sorprendo a leggere che da tutto il mondo, sia a occidente che ad oriente, le mie ricette sono lette. Solo oggi mi sono entusiasmato leggendo che anche la Cina e l'Australia fanno parte oramai di questa lunga lista. Allora mi chiedo come mai non ci sia nessuno che sente la voglia di aggregarsi, non che questa sia una tappa obbligatoria, ma è bello condividere ed io sono partito da questo. Forse ho impostato male qualche cosa? Io sono al mio primo blog, probabilmente non ho dimestichezza, oppure semplicemente mi si legge senza avere la necessità di condividere o meglio di lasciare un commento di qualsiasi tipo. Vi chiedo per cortesia di darmi una mano a capire, anche perchè non vorrei apparire "blindato...

Straccetti di tacchino saltati con semi di finocchio e peperoncino e zuppetta di ceci al rosmarino

Oramai la stagione fredda è prossima, l'autunno bussa alle nostre porte nonostante l'estate quest'anno, lasci strascichi che mai ci saremmo aspettati, regalandoci un Ottobre caldo e denso di colori . In cucina si comincia a pensare alle zuppe, alle carni stufate e ai sapori che ci riportano ad una stagione intermedia, preludio dell'inverno. E così ho pensato a questo piatto che racchiude ancora qualche profumo estivo, ma ci riporta al freddo autunnale con i legumi che  imperano sulla tavola imbandita delle campagne, annaffiati da un buon vino rosso corposo, che sa di bosco e di uva matura. I mie straccetti di tacchino, si vantano di coniugare l'essenza del seme di finocchio con il peperoncino, bagnati da puro olio extravergine di oliva, sale e fuoco della padella, che li abbrustolisce senza renderli stopposi; complice uno spruzzo di vino bianco. Sul pane casereccio tostato (della mia mamma), ho adagiato una zuppetta di ceci e patate leggermente agliata, fatta sob...

Alette di pollo croccanti alla paprika e patate al forno con cumino

Ebbene si, lo ammetto, fino a poco tempo fa, l'idea di mangiare l'ala di un pollo, mi dava letteralmente fastidio, non riuscivo proprio a farmi piacere quella parte, così minuta, maltrattata e snobbata da tutti, come se fosse il boccone del disgraziato.  Ed invece ho dovuto ricredermi, non solo è una parte tenerissima, ma anche buona. La carne in quel punto è morbida, poco stopposa, direi a gusto, migliore della coscia. E' un pezzo povero, spesso non si sa come cucinarlo, usato poco, ma stranamente in vendita in tutte le macellerie di pollame, mi sono chiesto: "qualcuno le mangerà?. La risposta è si, i buongustai, quelli che non si fanno fregare solo perchè costano poco e quindi le vedono come un pezzo di minor pregio (esattamente come ho sempre fatto io...)  Le alette di pollo bisogna saperle cucinare,  richiedono fantasia, un po' di impegno... non le puoi mettere in padella al pari della coscia o del petto, vanno curate in forno e li devono finire. Innanzi ...

Ciambella allo yogurt cotta nella pentola "fornetto Versilia o Vittoria" che dir si voglia...

La ciambella della nonna sarebbe il titolo più appropriato per questo dolce semplice, che probabilmente era parte della colazione o della merenda di bambini che oramai sono diventati a loro volta nonni. Quello che la rende diversa dalla comune ciambella che ancora oggi viene facilmente preparata, é la cottura in pentola e sul fornello del gas. Ecco, a questo punto molti o alcuni si chiedono come sia possibile e mi rendo conto che il tempo cambia le vecchie abitudini, rendendo moderne le modalità di una semplice cottura: quella che alle nostre nonne sembrava la normalitá, oggi é un'eccezione. La pentola in realtá é un piccolo forno in miniatura, sembra un piccolo vulcano con coperchio.  Qualche anno fa, in perlustrazione in un grande supermercato, vidi in svendita questa strana pentola con un foro al centro e con il coperchio con i buchi intorno e non capii cos'era. Incuriosito cominciai ad esaminarla con attenzione. In alluminio, semplicissima, era venduta al pari del ferr...

Cheescake alla frutta appassita e al Grand Marnier

Rullo di tamburi.... tararatararatarata.  Questa è la prima cheesecake che pubblico sul mio blog. Una amica mi ha chiesto su Facebook se sto seguendo un corso di cucina o se lo faccio per diletto, naturalmente è buona la seconda, chi mi conosce sa che mi piace cucinare e che ci metto passione. La torta di oggi, una crostata, è fatta con la ricotta e del formaggio morbido spalmabile, frutta secca e appassita come le mandorle ( ma anche nocciole) e la frutta disidratata, un mix delle due cose. Per la frolla ho seguito una ricetta che prevede meno burro, perchè essendo già la farcia ricca di suo, ci teniamo un po a stecchetto (poca roba state tranquilli). Mi raccomando, usate della frutta di qualità, i supermercati non offrono prodotti eccezionali, bisognerebbe comprarla proprio nelle vecchie drogherie, in quei posti dove trovi la frutta disidratata di diverse qualità, come mela, ananas, arancia, ciliegie, banana o pera e uva passa. Con l'aiuto del robot  ho fatto la frol...

Torta di mele, cannella e crema con granella di mandorle

Questa è una torta che potremmo chiamare "peccato di gola", in realtà è una torta di mele rinforzata . Peccato di gola perchè quando ce l'hai davanti, non riesci a non mangiarla, è cremosa. morbida, con uno strato di mele importante, affogato nella crema di panna e fatto caramellare sotto il grill del forno. La frolla è croccante ma non dura, direi friabile il giusto, mentre il liquore all'arancia (insolito nelle mele) ben si sposa con l'aroma di cannella che va a braccetto con la granella di mandorle.  E' una delle mie preferite, perchè è più di una torta di mele, è quasi pasticceria. Quando si raffredda, le mele si staccano leggermente dalla crema, creando dei piccoli vuoti intorno, mentre i contorni appaiono più cotti e resi scuri dal caramello che si è formato con lo zucchero di canna.  Io ve la consiglio, si accompagna con  un vino bianco semi-secco, giusto per esaltare il dolce della crema e smorzare l'agro della mela. "A buon intendit...

Il profumo delle spezie (la mia ricetta)

Di te ho il profumo delle spezie e quel sentore di mare e di scogliera che ti portano a me.  L'aroma della cannella che di sapore riempie la mia vita, e la vaniglia, bionda, chiara come il fiore dell'orchidea che la genera, profumata di dolcezza come i tuoi occhi, che luccicano come il miele.  E il verde del rosmarino, corolla di quegli occhi profondi come il mare da dove tu nasci e dove mi immergo per trovarti fin negli abissi piú remoti, nel silenzio, dove tu mi aspetti.   E il basilico, dall'odore pungente, tenace, che resiste al vento che cerca di spogliare il ramo che caparbio é incollato alle foglie per non perderle.  Il pepe nero, forte, come la rabbia che mi affligge ogni tanto, quando non so dove andare e tu... mi segni la via, tu che non sai cos'è l'orizzonte eppure manovri il timone e segui il vento.  Ad ogni onda veleggi sul tappeto d'acqua, seguendo la scia degli ultimi raggi di sole, sapendo che la luna prima del buio ci t...

Insalata del sole (Sicilia for ever) finocchi e arancia

Quando si dice che la terra da buoni frutti... e si, in effetti la Sicilia, la terra d'origine della mia famiglia, i frutti li da eccome. Da quella terra per lo più arida, sovrastata dal vulcano più alto d'Europa, l'Etna, gli agrumi così come il finocchio selvatico, crescono senza limiti. I sapori dell'isola sono inimmaginabili... il calore del vulcano scalda la terra nella piana di Catania dove da sempre si coltivano interi giardini di aranci, il frutto dal caratteristico colore arancione, che è un'icona di questa terra.  Questa semplice insalata che io amo in maniera particolare, racchiude l'energia della mia isola.  Il finocchio segna l'odore della campagna e della macchia mediterranea che assieme alla ginestra e all'origano, si diffonde a macchia d'olio. Spesso nelle strade fuori dai paesi, filari di alberi di Eucalipto fanno ombra dal sole, mentre l'odore sprigionato dalle foglie, riempie le narici e appaga l'olfatto. L'aranci...

Lasagna "viva l'Italia"

La prima volta che ho cucinato questo primo piatto, ero un po' scettico, una lasagna di verdure? Sarà senza sapore, insipida, molliccia e acquosa. Invece niente di tutto questo.  La lasagna Italia, come la chiamo io, è gusto a tutto tondo. Non è un piatto povero, che so, tipo ospedale... è un tripudio di gusto, grazie al formaggio grana e al formaggio con i buchi Emmenthal,  che sciogliendosi crea quella deliziosa crosticina dorata. Le verdure sono tre: broccoletti (verde), cavolfiori (bianco) e carote (rosso). A legare il tutto c'è la salsa besciamella, che morbida da  cremosità alla sfoglia fresca, rigorosamente all'uovo (ma comperata già pronta per praticità). La regola è che gli strati siano minimo tre e che sull'ultimo ci sia solo besciamella e formaggio a volontà da far gratinare in forno. Alla fine vi renderete conto della bontà, certo dovete amare la verdura che è l'ingrediente principale, ma di buono c'è anche il fatto che pur essendo sapori...

Vado a consegnare la mia prima torta... Auguri

tutta un colore.... per la ricetta leggi post "crostata veloce alla frutta"

Stracotto di guancia di vitello (antichi sapori)

Qualche tempo fa , sul mio blog, ho scritto che per ottenere buoni piatti non sempre servono tagli di carne costosi, ma spesso come era tradizione nelle famiglie contadine, si utilizzavano anche quelle parti meno pregiate, che invece di pregiato hanno il sapore. Per farla breve, mi sono imbattuto in un post che parlava della guancia di vitello, spiegava che questa parte è molto morbida e adattissima da cucinare in umido e quindi, d'accordo con la mia macellaia (e si, la mia è una macellaia sposata ad un macellaio di prima scelta) mi sono fatto procurare il pezzo su ordinazione, perchè a quanto pare è diventato introvabile (levate le guance che sono la carne della testina, di quest'ultima non si utilizza più nulla). Dopo un mesetto, finalmente sono riuscito ad avere il mio ordine (grazie alla macellaia Simona) e dopo averlo fatto frollare, mi sono dato da fare per cucinare un piatto semplice, così com'è nella tradizione contadina, ma anche prelibato e profumato: ...

Torta salata di cipolle speziate al curry e salsa Raita di cetrioli

Ore 18.30 Ciao a tutti, da stamattina penso al blog e mi chiedo che cosa pubblicare per darvi sempre un'idea nuova. Anche noi che stiamo dall'altra parte spesso abbiamo delle perplessità, perchè anche se siamo più portati di altri in cucina, a volte ci mancano le idee. Per idee nuove s'intende qualcosa che esca dal solita proposta, altrimenti nessuno ci legge e cadiamo in depressione (no, scherzo...) e invece basta poco, uno sguardo intorno, un'occhiata alle note della settimana, una ricetta dimenticata che inizia a farsi spazio nella mente diventando così la proposta del giorno. Quella che vi propongo è una torta salata dal gusto indiano, unita in  "matrimonio" con la raita, una salsa a base di yogurt che smorza un po il gusto forte e rende più appetibile il tutto grazie alla sua freschezza.  Naturalmente parliamo di yogurt greco o perlomeno di yogurt cremoso, compatto. In paesi come la Grecia o come la Turchia, spesso viene accompagnato a cibi piccanti;...